mercoledì 27 febbraio 2013

3 Foto per 30 Fotografi - Franco Fontana

Franco Fontana nasce a Modena il 9 Dicembre del 1933 ed è un fotografo italiano. Comincia a dedicarsi alla fotografia in maniera amatoriale negli anni sessanta e mette in atto quella che può essere considerata per quegl'anni una vera e propria rivoluzione a tutto colore. Negli anni in cui si considerava arte fotografica prevalentemente l'uso del bianco e nero lui crea interpretazioni di mondi estremamente colorati e dalla forte saturazione. Un contrasto eccezionale di colori e di forme geometriche che insieme al suo tiro semplice e spesso essenziale formò lo stile del fotografo, perennemente impegnato ad immaginare il mondo che voleva mostrare. Così i luoghi diventano veri attraverso i suoi scatti,  ed è un'originalissima interpretazione  di paesaggi, naturali prima e urbani dopo. I paesaggi di Fontana sono colorati, geometrici, astratti e straordinariamente belli perchè lasciano tantissimo spazio all'immaginazione, si può chiudere gli occhi ed immaginare la sconfinata natura oltre il piccolissimo pezzo di realtà che il fotografo ci ha voluto mostrare, e allo stesso tempo proprio quel piccolissimo pezzo di realtà è sublime perchè nell'enormità è il centro di interesse. Questa è una caratteristica dello stile di Fontana, egli raramente scatta in maniera aperta, i quadri complessivi non lo interessano, cattura invece la sua attenzione il dettaglio scelto tra tutti gli elementi che compongono la scena. Secondo lui più elementi non aggiungono valore  a una fotografia, chiudersi, cancellare qualsiasi altra cosa non ci interessi dà il di più.
Fontana ad oggi ha pubblicato più di 40 libri anche in edizioni straniere.
Ha esposto in tutto il mondo con oltre 400 partecipazioni tra collettive e personali e le sue opere sono conservate in più di 50 collezioni di musei internazionali, fra i quali: Museum of modern rt di New York - Musée d'Art Moderne di Parigi - Stedelijk Museum di Amsterdam - Metropolitan Museum di Tokyo - National Gallery of Pechino - The Australian National Gallery di Melbourne. Ha collaborato e collabora con numerose riviste, fra cui "Time-Life", "Vogue", "Panorama" e molte altre.È direttore artistico del Toscana Fotofestival, dell'International Photomeeting di San Marino e degli Incontri Internazionali di Fotografia in Sicilia.
numerose riviste, fra cui "T








ime-Life", "Vogue", "V
"Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate".



enerdì di Repubblica", "Sette" del Corriere della Sera, "Panorama" - See more at: http://www.nikonschool.it/sguardi/22/fontana.php#sthash.ytziA2ND.dpuf

giovedì 7 febbraio 2013

3 Foto per 30 Fotografi - Nino Migliori

Nino Migliori è un fotografo italiano ed è considerato come il fautore della fotografia neorealista nazionale. E' nato a Bologna nel 1926 dove vive e lavora. Dal 1948 svolge uno dei percorsi più  interessanti della cultura d'immagine europea. Per 65 anni il suo scopo non fu solo la mera documentazione,  ricercare un contatto "umano", un rapporto diretto e di fiducia per entrare nella quotidianità delle persone, gli è sempre interessato di più che pubblicare le foto sulle riviste. Uomo dalla mente molto aperta, fu sempre alla ricerca di miglioramenti, di nuovi esperimenti da fare. La sua arte, infatti,  è variegata perchè contiene scatti di impronta puramente neorealista e scatti frutto della sua inesorabile voglia di sperimentare tecniche e materiali diversi che influenzeranno gran parte della fotografia del secondo Novecento.  Per dirne alcuni, crea i primi celebri lavori off-camera, interviene sulle lastre e sulle pellicole con graffi e incisioni, usa la luce di un fiammifero per impressionare i negativi, disegna sulla carta fotografica con i liquidi di fissaggio e di sviluppo. Sperimenta inoltre la polaroid, con materiali vari, giocando anche con l’oro e con il bronzo, e inventa installazioni di grande impatto.  Definisce la  fotografia infatti come  il mezzo per visualizzare idee e pensieri in libertà.
.Nonostante Migliori abbia alle spalle una lunga e onorata carriera fotografica  la sua lunga esperienza fotografica e sia un grande artista della visione a pellicola, è sempre aperto alle sperimentazioni della formula digitale. 
Per lui, infatti :"fintanto che la luce interverrà nella formazione di una immagine, questa  sarà sempre fotografia, indipendentemente che sia fissata su una pellicola o tradotta in codice binario. Per cui vi è sempre un autore e il suo pensiero dietro lo scatto, sia quando decide di stampare in modo più o meno contrastato, sia quando decide di mascherare o cancellare e così via. Che lo si faccia in camera oscura in modo apparentemente più artigianale o davanti allo schermo di un computer col mouse non cambia nulla". La fotografia è un’invenzione per cui è necessariamente legata alla tecnologia e ai suoi progressi dai quali trae sempre vantaggio. Migliori è definito un architetto della visione e un artista della materia dei sogni.