Tema
Keep Point indice il concorso fotografico "Cattura l'energia - L'efficienza energetica e le energie rinnovabili". Realizza la foto che meglio rappresenta il tema delle energie rinnovabili.
Scadenza: 17 novembre 2013
Sezioni: Unica
Costo: Iscrizione gratuita
Premio:
1° buono acquisto per materiale fotografico di €600,00
2° buono acquisto per materiale fotografico di €400,00
3° buono acquisto per materiale fotografico di €200,00
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giovedì 26 settembre 2013
lunedì 16 settembre 2013
L'Occhio di - Misha Gordin
Misha Gordin ha iniziato a fotografare all'età di diciannove anni, spinto dal desiderio di creare uno stile personale e una propria visione. Era coinvolto dalla ritrattistica e dalla documentazione, ma presto si rese conto che non gli bastavano. Gordin era costantemente alla ricerca del modo giusto di esprimere sentimenti personali e pensieri utilizzando la fotografia. Dopo anni di esperimenti e ricerca dà vita ad un’opera concettuale che non si avvale della tecnica digitale, ma di una tecnica tradizionale di fotomontaggio tramite ingrandimenti di immagini stampate da diversi negativi, alcuni dei quali assemblano più di 100 diversi negativi. La fotografia concettuale di Misha Gordin è pura poesia. Il fotografo si avvale dell’immagini per costruire mondi che vivono di sentimenti, alternativi e convincenti. Mediante allegorie misteriose ritrae l'uomo e la sua dimensione di confine e di solitudine. Le sue opere in bianco e nero di stampo surrealista, ricreano la fragilità della natura umana di fronte ad un mondo dove la vita appare un mistero e la morte una certezza. La immagini di Gordin sono immerse nei sogni e liberano il nostro inconscio. "In tutti i miei anni di creazione di immagini concettuali, ho cercato di renderle quanto più realistiche. La plausibilità delle mie scene non è la parte più importante, essi funzionano in modo tale che la questione " E' vero?"?non si pone. L'autenticità che vi presento è quella di un momento interiore, in modo che i miei spettatori possano fidarsi e reagire alle verità concettuali che essi sappiano essere finzioni esterne. Non interpreto le mie immagini. Le sento. Tuttavia ho sempre incoraggiato i miei spettatori a interpretare il mio lavoro come lo vedono o sentono. Il mio obiettivo è quello di creare un'immagine che parla."
lunedì 9 settembre 2013
L'Occhio di - Ruth Bernhard
Ruth Bernhard nasce a Berlino nel 1905. Il padre, Emil Kahn, noto con lo pseudonimo di Lucian Bernhard , fu uno dei più importanti graphic designer tedeschi della prima metà del Novecento.
Ruth, dunque, seguendo le orme del padre, studia presso l’ Accademia d’Arte di Berlino negli anni tra il 1925 e il 1927, poi si trasferisce a New York, città in cui vivrà e svolgerà la sua carriera artistica, iniziando dapprima a lavorare come assistente, presso il “Delineator”, uno dei principali fashion-magazine, destinato ad un pubblico prevalentemente femminile. Con i primi guadagni acquista una macchina fotografica e decide di tentare la strada delle libera professione, scelta piuttosto difficile per una donna dell’epoca. Difficile era anche la scelta, di carattere personale, di manifestare apertamente la propria omosessualità, tema che traspose anche nella famosa immagine intitolata “Two Forms”, che ha per soggetto due modelle, amanti anche nella vita. Tra i numerosi scatti di Ruth Bernhard considerati dei capolavori, oltre al già citato Two Forms, si ricordano in particolare Box, Horizontal, che nel 2008 è stato battuto all’asta a New York per ben 31.000 dollari, ed Embryo , uno dei primi nudi della fotografa originaria di Berlino, oggi conservato al MoMA di New York. Box è considerato il suo capolavoro: è l'immagine di una donna nuda dentro una scatola, premonitrice metafora del consumismo conformista che avrebbe negli anni successivi commercializzato tutto, anche il corpo femminile. Ruth Bernhard è considerata, sul piano estetico, una maestra del nudo fotografico in bianco e nero, alla quale si sono rifatti, più o meno esplicitamente, tutti i grandi fotografi d'arte del Novecento. Ruth lavorò quasi esclusivamente in bianco e nero, che le permise di esaltare i giochi di ombra e luce sulla nudità dei corpi.Oggi, nel momento in cui la figura femminile nuda è stata volgarmente sfruttata, banalizzata e vilipesa dal consumismo pubblicitario, l’esempio dei ritratti della fotografa tedesca vale a ricordarci che il corpo femminile nudo, che rappresenta una delle manifestazioni più alte della bellezza esistenti in natura, va rappresentato accostandosi ad esso con rispetto, cercando di rappresentare anche l'alone di mistero che da sempre lo accompagna e che lo rende così suggestivo.
Disse in un'intervista:
“Ogni volta che realizzo una fotografia celebro la vita che amo e la bellezza
che conosco e la felicità che ho provato. Tutte le mie fotografie rispondono
alla mia intuizione
Dopo così tanti anni, sono ancora motivata dallo splendore
che la luce crea nel trasformare un oggetto in qualcosa di magico. Ciò che gli
occhi vedono è un’illusione del reale. L’immagine in bianco e nero è ancora
un’altra trasformazione. Ciò che davvero esiste, non potremo saperlo mai”.
giovedì 5 settembre 2013
FR4M3 CONCORSI - SPORT E MOVIMENTO
L'assessorato allo Sport e Tempo libero propone la III Edizione del Concorso Fotografico "Sport e Movimento" per raffigurare lo sport o semplicemente il movimento. La domanda di ammissione dovrà contenere un plico di fotografie formato 20x30cm.
La giuria valuterà gli scatti assegnando dei premi ai vincitori delle varie sezioni.
Scadenza: 27 settembre 2013
Sezioni: Ragazzi (fino a 15 anni) e Adulti (dai 15 anni in su)
Costo: Iscrizione gratuita
Premio: Tre premi per i primi tre classificati
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lunedì 2 settembre 2013
L'Occhio di - Pedro Luis Raota
Pedro Luis Raota nacque in Argentina il 26 aprile 1934. Figlio di una famiglia di contadini, smise di lavorare la terra per intraprendere una nuova strada. Grande appassionato di fotografia, si trasferisce nella città di Santa Fe, dove acquisisce le prime nozioni. Allora vendette la sua bicicletta per comperare la sua prima macchina fotografica. Pedro Luis Raota è considerato uno dei grandi maestri della fotografia e le sue opere hanno fatto il giro del mondo stupendo, di volta in volta, gli spettatori per semplicità e bellezza. Raota ha sviluppato un particolare stile di influenza pittorica che ricorda i dipinti di Caravaggio, Il suo stile infatti si distingue per un uso della luce che risalta i particolari sopra uno sfondo scuro. Le immagini di Raota ci consegnano un mondo reale attraverso una magnifica teatralità artistica. Il naturalismo dei soggetti e delle atmosfere viene evidenziato da un gioco sapiente della luce, che sottolinea le parti della scena più interessanti. Secondo lui le immagini hanno un enorme potere espressivo/artistico e, con la giusta sensibilità, attraverso il mezzo fotografico si possono trasmettere emozioni di indubbia forza rappresentativa senza ricorrere a spiegazioni verbali. L'arte e l'espressività delle sue foto continuano a sorprendere per l’amore, il realismo e la crudezza. Si tratta di Immagini piene di pathos o di tenerezza, di straripante allegria o di un impotenza distruttiva e agghiacciante, ma soprattutto sono immagini caratterizzate da uno stile unico, fatto di un linguaggio fotografico di estrema semplicità e infinita chiarezza concettuale.
"Un fotografo pensa un'immagine e se non esiste la crea".
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