“Il tempo di una mia passeggiata determina quello che voglio fotografare”….”“Io sono un profeta della decadenza e un pioniere del caos, perché solo dal caos è possibile che emerga qualcosa di nuovo.”
Miroslav Tichý, nasce il 20 novembre del 1926 a Kyjov. Studia presso l'Accademia di Belle Arti di Praga e si avvicina alle arti figurative prima come pittore poi come fotografo.
Durante il regime comunista era considerato un dissidente, dopo la fuga dalla polizia cecoslovacca iniziò a vivere come un vagabondo. Fu considerato pazzo e fino alla sua morte visse una vita di autosufficienza e vagabondaggio sempre ostile agli standard della società. Uomo timido e sfuggente non è mai stato ad una sua mostra e costruisce macchine fotografiche, obiettivi e ingranditori con scarti e materiali poveri.
Durante il regime comunista era considerato un dissidente, dopo la fuga dalla polizia cecoslovacca iniziò a vivere come un vagabondo. Fu considerato pazzo e fino alla sua morte visse una vita di autosufficienza e vagabondaggio sempre ostile agli standard della società. Uomo timido e sfuggente non è mai stato ad una sua mostra e costruisce macchine fotografiche, obiettivi e ingranditori con scarti e materiali poveri.
Tutti pensano che siano dei giocattoli e la quasi totalità dei suoi soggetti non si rende conto di essere realmente immortalato.Scattava in soft-focus e le sue foto sono oblique, macchiate e stampate malissimo, colpa dei mezzi limitati, ma dall'enorme valore poetico. Nella maggior parte dei casi, protagoniste sono le donne. Affacciate a un balcone, che parlano su una panchina, in bici, in piazza, in piscina, distese su un prato, soprattutto di schiena. Non erano le donne perfette che immortalava, anzi dei suoi scatti ammiri le caviglie sottili, il sedere rotondo o troppo grande. Ti sorprendono la cellulite e le calze smagliate. In lui c'è un erotismo quasi ossessivo. Miroslav Tichy è la dimostrazione di come la poetica di un'immagine non nasca da una macchina fotografica, ma dallo sguardo che sta dietro di essa. Miroslav è uno spirito libero, eccentrico, indipendente e folle. Sceglie una vita al limite e si accontenta di una baracca di legno. Quando la fotografia diventa la sua ragione di vita, decide di fare cento scatti al giorno per un certo numero di anni. Solo che per molto tempo nessuno se ne accorge.Le sue fotografie rimasero sconosciute infatti fino al 2000, quando venne scoperto dal critico d'arte Harald Szeemann che gli organizzò una mostra alla Biennale di Arte Contemporanea di Siviglia nel 2004. Miroslav Tichý acquisì grande prestigio e le sue opere furono esposte a Madrid, Palma di Maiorca, Parigi e presso la prestigiosa galleria ICP di New York.
Morì il 12 aprile 2011 a Kyjov, Repubblica ceca.
Ecco una foto dell'artista: