lunedì 15 aprile 2013
L'Occhio di ... - Horst P. Horst
Horst Paul Albert Bohrmann conosciuto anche come Horst P. Horst è stato un fotografo tedesco- statunitense, è conosciuto per le sue fotografie di donne e di moda. Durante la sua adolescenza, conobbe la danzatrice Eva Weidemann , che accese il suo interesse per l'arte Avanguardia. Si trasferì successivamente a Parigi per studiare dove fece amicizia con molte persone della comunità artistica e fu presente a molte gallerie. Nel 1930 conobbe il fotografo di Vogue, Baron George Hoyningen-Huene, un nobile mezzo Baltico e mezzo americano, divenendone amante. Viaggiò in Inghilterra con lui quell'inverno. Là visitarono il fotografo Cecil Beaton, che stava lavorando per l'edizione inglese di Vogue. Nel 1931, Horst iniziò la sua associazione con Vogue, pubblicando la sua prima foto nell'edizione francese di Vogue nel novembre di quell'anno. La sua prima mostra fu tenuta a La Plume d'Or a Parigi nel 1932. Fu fatta una recensione da Janet Flanner del The New Yorker, e questa, apparsa dopo la chiusura della mostra, fece diventare Horst istantaneamente famoso. Horst fece un ritratto di Bette Davis lo stesso anno, primo di una serie di ritratti di celebrità che voleva fotografare durante la sua vita. Nel 1937 Horst affittò un appartamento a New York e mentre risiedeva là conobbe Coco Chanel Chanel che Horst. Fece fotografie delle sue linee di moda per tre decenni. Nel 1940, Horst prese la cittadinanza degli Stati Uniti. Entrò nell'esercito il 2 luglio 1943. Il 21 ottobre ricevette la cittadinanza americana come Horst P. Horst. Così divenne fotografo dell'esercito, e la maggior parte dei suo lavori venne stampata sulla rivista Belvoir Castel. Nel 1945 fotografò il Presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman del quale divenne amico, e, in seguito, tutte le first ladies del secondo dopoguerra. Morì a casa sua a Palm beach Gardens, in Florida, all'età di 93 anni. Il suo stile fotografico è straordinriamente elegante, originale e personale, "capace di trasportarti in un altro mondo" affermò Bruce Weber. Un mago delle luci, del chiaroscuro, del sottile e infinito gioco di illusioni e allusioni.