L'interesse della Abbott per la fotografia nacque nel 1923, quando Man Ray, che era alla ricerca di qualcuno che non sapesse assolutamente niente di fotografia e facesse quindi solo quello che gli veniva detto, la assunse come assistente alla camera oscura nel suo studio di Montparnasse. In seguito la Abbott scrisse: "Mi avvicinai alla fotografia come un'anatra si avvicina all'acqua. Non ho mai voluto fare niente altro." Ray rimase impressionato dai suoi lavori e le permise di usare il suo studio. Nel 1926 la Abbott tenne la sua prima mostra personale e avviò un suo studio, in Rue du Bac. Dopo un breve periodo passato a studiare fotografia a Berlino, fece ritorno a Parigi nel 1927 e avviò un secondo studio, in Rue Servandoni. Le sue realizzazioni nel mondo della fotografia sono uniche e di ampio respiro. Come fotografa, la Abbott ha dato importanti contributi all'arte del ritratto, alla fotografia documentaria e alla fotografia scientifica. Nel 1925 venne introdotta da Man Ray alla fotografia del fotografo francese Eugène Atget. Divenne così una grande ammiratrice delle opere di Atget, più di quanto lo fossero Ray e la sua cerchia, e nel 1927 riuscì a convincerlo a posare per un ritratto. Atget morì poco tempo dopo. Come archivista, la Abbot mantenne e promosse il lavoro di Eugène Atget per quasi 40 anni. Fu una donna incredibile, era una fotografa ma allo stesso tempo era anche un insegnante, un inventrice e un importante teorica della fotografia. La fotografia scientifica la portò a sviluppare nuove apparecchiature fotografiche, metodi di illuminazione e tecniche. Le sue fotografie scientifiche furono utilizzate per le illustrazioni dei libri di testo scolastici. La fotografia della Abbott si può dividere in tre distinti periodi: autoritratti, New York e la fotografia scientifica.
lunedì 22 luglio 2013
L'Occhio di ...- Berenice Abbott
Berenice Abbott è stata una fotografa statunitense.
L'interesse della Abbott per la fotografia nacque nel 1923, quando Man Ray, che era alla ricerca di qualcuno che non sapesse assolutamente niente di fotografia e facesse quindi solo quello che gli veniva detto, la assunse come assistente alla camera oscura nel suo studio di Montparnasse. In seguito la Abbott scrisse: "Mi avvicinai alla fotografia come un'anatra si avvicina all'acqua. Non ho mai voluto fare niente altro." Ray rimase impressionato dai suoi lavori e le permise di usare il suo studio. Nel 1926 la Abbott tenne la sua prima mostra personale e avviò un suo studio, in Rue du Bac. Dopo un breve periodo passato a studiare fotografia a Berlino, fece ritorno a Parigi nel 1927 e avviò un secondo studio, in Rue Servandoni. Le sue realizzazioni nel mondo della fotografia sono uniche e di ampio respiro. Come fotografa, la Abbott ha dato importanti contributi all'arte del ritratto, alla fotografia documentaria e alla fotografia scientifica. Nel 1925 venne introdotta da Man Ray alla fotografia del fotografo francese Eugène Atget. Divenne così una grande ammiratrice delle opere di Atget, più di quanto lo fossero Ray e la sua cerchia, e nel 1927 riuscì a convincerlo a posare per un ritratto. Atget morì poco tempo dopo. Come archivista, la Abbot mantenne e promosse il lavoro di Eugène Atget per quasi 40 anni. Fu una donna incredibile, era una fotografa ma allo stesso tempo era anche un insegnante, un inventrice e un importante teorica della fotografia. La fotografia scientifica la portò a sviluppare nuove apparecchiature fotografiche, metodi di illuminazione e tecniche. Le sue fotografie scientifiche furono utilizzate per le illustrazioni dei libri di testo scolastici. La fotografia della Abbott si può dividere in tre distinti periodi: autoritratti, New York e la fotografia scientifica.
L'interesse della Abbott per la fotografia nacque nel 1923, quando Man Ray, che era alla ricerca di qualcuno che non sapesse assolutamente niente di fotografia e facesse quindi solo quello che gli veniva detto, la assunse come assistente alla camera oscura nel suo studio di Montparnasse. In seguito la Abbott scrisse: "Mi avvicinai alla fotografia come un'anatra si avvicina all'acqua. Non ho mai voluto fare niente altro." Ray rimase impressionato dai suoi lavori e le permise di usare il suo studio. Nel 1926 la Abbott tenne la sua prima mostra personale e avviò un suo studio, in Rue du Bac. Dopo un breve periodo passato a studiare fotografia a Berlino, fece ritorno a Parigi nel 1927 e avviò un secondo studio, in Rue Servandoni. Le sue realizzazioni nel mondo della fotografia sono uniche e di ampio respiro. Come fotografa, la Abbott ha dato importanti contributi all'arte del ritratto, alla fotografia documentaria e alla fotografia scientifica. Nel 1925 venne introdotta da Man Ray alla fotografia del fotografo francese Eugène Atget. Divenne così una grande ammiratrice delle opere di Atget, più di quanto lo fossero Ray e la sua cerchia, e nel 1927 riuscì a convincerlo a posare per un ritratto. Atget morì poco tempo dopo. Come archivista, la Abbot mantenne e promosse il lavoro di Eugène Atget per quasi 40 anni. Fu una donna incredibile, era una fotografa ma allo stesso tempo era anche un insegnante, un inventrice e un importante teorica della fotografia. La fotografia scientifica la portò a sviluppare nuove apparecchiature fotografiche, metodi di illuminazione e tecniche. Le sue fotografie scientifiche furono utilizzate per le illustrazioni dei libri di testo scolastici. La fotografia della Abbott si può dividere in tre distinti periodi: autoritratti, New York e la fotografia scientifica.