La prima esposizione che mi è capitato di visitare è la mostra di
Mc Curry al MACRO: 200 immagini fotografiche, scattate in 30 anni di carriera.
L’ingresso alla mostra avviene attraverso il bookshop…forse una scelta obbligata, ma a chi per la prima volta entra al MACRO può creare confusione dato che l’ingresso non è ben identificato.
Nella prima sala si trovano sei schermi, sui quali vengono proiettati filmati che raccontano il lavoro del reporter. Lo spazio purtroppo non è ben congeniato: seppur di design, sono solo due le sedute per la visione di ogni video, tutti gli altri spettatori si trovano accalcati in uno spazio di transito, per l’ingresso alle altre sale.
Sponsorizzati da National Geographic, sono due i filmati particolarmente interessanti: il primo racconta la storia dello scatto (“la ragazza afgana 30 anni dopo”) che ha dato il via alla mostra; il secondo è dedicato all’utilizzo che ha fatto Mc Curry dell’ultimo rullino Kodak.
Indubbiamente persuasivo, l’allestimento della mostra - firmata dal curatore Fabio Novembre - è composto da cupole di plexiglass che raccolgono le grandi stampe fotografiche, suddivise per temi.
L’unica pecca di questo affascinante spettacolo fotografico è la mancata spiegazione del percorso museale: ci si trova davanti a reportage differenti, scattati in anni diversi, e a foto raccolte per temi, senza conoscerne il criterio. Le uniche informazioni messe a disposizione dello spettatore sono la data e il luogo dello scatto, ma mancano le contestualizzazioni e le motivazioni della scelta della sequenza. Temi musicali diversi accompagnano il visitatore in ogni cupola, ma - essendo comunque uno spazio aperto - i suoni si mischiano creando quasi un brusio di fondo più che una colonna sonora.
Molto seducente l’occhio di bue che colpisce lo spettatore nell’ultima sala come a renderlo protagonista di questo spettacolo suggestivo.
Il catalogo, al prezzo di 9.90 euro, consente di portarsi un ricordo di questa bella mostra a casa.
Dunque, un’esposizione da non perdere…un consiglio: scegliete una foto e state in silenzio davanti ad essa per almeno cinque minuti (non sono pochi!), esplorando tutto quello che può comunicarvi. Vi renderete conto che una fotografia può raccontare emozioni, gesti, sentimenti ed eventi inimmaginabili, anche su voi stessi.
GIANLUCA FIORE
PAGELLA
Mostra: 8
Percorso: 7
Didattica: 5
Illuminazione:
10
Allestimento:
8
Personale: 7
Location: 8
Durata: un
ora e mezzo
Rapporto
qualità/prezzo: buonaVOTO TOTALE : 7,5
Mostra: valutazione generale dell’esibizione.
Percorso: il modo in cui lo spettatore viene condotto lungo tutta l’esposizione, dalla distanze tra le opere
Didattica: motivazione dell’esposizione, informazioni e capacità comunicativa per la comprensione delle opere della mostra.
Illuminazione: organizzazione dell’illuminotecnica dell’esposizione.
Allestimento: la scenografia e la suggestione della mostra.
Personale: disponibilità e cortesia del personale della mostra, dalla biglietteria agli addetti alla sicurezza.
Location: criteri di raggiungibilità e di parcheggio del luogo scelto per la mostra, nonché valutazione sull’edificio.
Durata: tempo di percorrenza impiegato durante la visita.
Rapporto qualità/prezzo: bilancio tra il costo del biglietto e la piacevolezza della mostra.