lunedì 3 dicembre 2012

3 Foto per 30 Fotografi - Eve Arnold

Eve Arnold è nata a Philadelphia nel 1913 da immigranti ebrei di origine russa, era terza di sei figli e la sua era una famiglia povera. Presto si ritrovò a dover lavorare per mantenersi e quindi altrettanto presto prese consapevolezza delle sue capacità e cominciò a credere in se stessa per un futuro migliore.Nel 1946 per la prima volta prende in mano la sua Rolleyflex e comincia a fotografare con precise intenzioni rappresentative.
Fino a quel momento il suo lavoro era stato il ritocco fotografico quindi, la sua quotidianità purtroppo poteva solo essere la realtà modificata della visione di qualcun altro. 
Grazie al suo forte interesse per il documentarismo sociale, alle sue umili origini e forse anche all'incontro con alcuni dei  grandi nomi della fotografia come Brodovitch, Richard Avedon e Irving Penn, Eve trova il coraggio e la determinazione di entrare in un mondo fino a quel momento governato dagli uomini.
E' famosa infatti anche per essere stata la prima donna divenire nel membro associato della della celebre agenzia Magnum. Tutto questo nel 1951. La forte competizione che vi era all'epoca nella Magnum e l'atteggiamento superiore che gli uomini avevano con lei furono stimoli enormi a fare sempre meglio. La sua esperienza oggi è un esempio per tutte le donne del settore, oggi come ieri, in minoranza. A renderla famosa sono stati soprattutto gli splendidi ritratti scattati a Marilin Monroe dove non ritroviamo nessuna immagine da vamp, piuttosto gli aspetti molto naturali di una donna diventata icona, catturati in un istante di riposo o di distrazione. Niente di mondano quindi, solo tanta naturalezza.
A Eve interessava la realtà, non la finzione e le risultava difficile rendere fantastica la mondanità attraverso i suoi scatti, lei che aveva origini povere e che aveva iniziato fotografando nei ghetti persone umili!
Puritana del bianco e nero fece anche esperimenti di pellicola a colore.
Intraprese tantissimi viaggi all'estero, sempre fomentata dalla voglia di documentare le varia realtà quotidiana, sopratutto quelle devastate. Fu una delle prime fotografe ad avere accesso alla Cina comunista, fotografò le donne dei paesi arabi, le proteste civili e e andò nei paesi dell'Unione Sovietica.
La passione per la fotografia e la sua curiosità l'hanno guidata per tutta la vita, si è spenta lo scorso Gennaio 2012 a Londra vicinissima al compiere un secolo di vita.