Erwin Blumenfeld è considerato uno dei fotografi più influenti del ventesimo secolo. Nato a Berlino nel 1897, dopo la prima guerra mondiale è costretto a trasferirsi ad Amsterdam nel 1918 per problemi economici, dove entra a far parte nel 1920 del gruppo Dadaista (di cui Man Ray era un'esponente) olandese. Qui apre un'attività commerciale: un negozio di borsette per signora. E proprio nel retrobottega del negozio, di notte, nasce e cresce la sua produzione artistica, fotografa manichini, sperimenta tecniche di camera oscura e propone alle clienti l'opportunità di un ritratto fotografico. Blumenfeld fu dunque sperimentatore e grande innovatore, ha prodotto tantissimo lavoro durante la sua carriera di ben 35 anni, dai nudi in bianco e nero ai ritratti di celebrità, dalle campagne pubblicitarie alla sua celebre fotografia di moda. Ha preso più copertine per Vogue di ogni fotografo prima o dopo ma la sua fotografia d'arte è stato per lungo tempo messo in ombra dal suo lavoro commerciale. Fotografò in bianco e nero quando si trattata di lavori personali e a colori quando invece si trattava di moda. Quello di Blumenfeld fu lo stile di un uomo che volle sempre sperimentare, giocare con l'immagine, ricercare nuovi effetti, e quindi, osserviamo: esposizioni multiple, combinazioni di negativi e positivi in camera oscura, accostamenti di luci artificiali e naturali, solarizzazioni e prospettive d' inquadratura abbastanza originali.